Ventotene, Italia: 25-28 aprile 2013

Verona Birdwatching

 


Ogni anno cerchiamo di fare un viaggio ornitologico “degno” di questo nome. Nel 2013 VR BW ha scelto l’isola di Ventotene, un’isola tirrenica in provincia di Latina, quindi in Lazio, ma non molto più a nord della campana Ischia. E perché Ventotene? Perché quest’isola è situata nella rotta dei piccoli migratori, che tra aprile e maggio vi sostano per riposare e rifocillarsi. Questo fa felici gli inanellatori, che qui a Ventotene hanno allestito un’importante stazione di ricerca. E “godono” i birdwatcher, che qui possono osservare un sacco di specie in grandi concentrazioni, spesso anche tante rarità…, approfittando del fatto che gli uccelli sono abbastanza confidenti (per non dire stanchi e debilitati…).

Arrivare sull’isola partendo da Verona è un po’ impegnativo, poiché vogliamo sfruttare al massimo i pochi giorni che abbiamo a disposizione (dal 25 al 28 aprile) ed è tanta la distanza di circa 750 Km, ma anche e soprattutto perché siamo un gruppetto di… 24 persone! Pertanto abbiamo noleggiato un bus privato, partendo la sera del 24 per viaggiare di notte ed essere a Formia per il primo traghetto per la nostra meta: Ventotene.

Tutti assonnati e con le membra martoriate ci precipitiamo all’apertura del bar per cappuccio e brioche. Un toccasana: subito cominciamo a guardare il cielo vedendo tra l’altro qualche RONDONE PALLIDO. Montiamo in nave ancora belli vispi a cercare di vedere almeno qualche BERTA MAGGIORE e una sola BERTA MINORE, poi qualcuno cede le armi e si sdraia sulle panche…

All’arrivo a Ventotene siamo accolti, con una simpatia che si perpetuerà per i 4 giorni, da Rodolfo: saremo alloggiati nella struttura della Lega Navale di Ventotene, di cui Rodolfo è splendido gestore, cortese, professionale e sempre presente per ogni necessità!

Ma siam qui per gli uccelli. Subito invadiamo l’isola, prima cercando di stare in gruppo più o meno compatto, ma poi pian piano sparpagliandoci per forza di cose, ognuno ha i suoi tempi, le sue necessità. Partiamo dai giardini in piazza per passare dal porto nuovo e arrivare alla punta settentrionale dell’isola, Punta Eolo, con i ruderi di Villa Giulia. Qui si vedono i piccoli migratori radunarsi e poi partire verso quello che per noi è l’ignoto, il blu del cielo e del mare… qualche grammo di penne e piume che punta verso nord-est… E poi via, per le stradine tra gli orti a carciofi o lenticchie, al campo sportivo, al semaforo, quella struttura su un cucuzzolo a centro-isola che oggi è anche il “Museo della Migrazione”. Fino ad arrivare alla punta a sud-ovest, Capo dell’Arco, dove sono situate le reti di cattura per l’inanellamento. Ognuno avrà le sue preferenze in questi giorni, chi ama per lo più fotografare, ad esempio, trova un posto fiorito abitato da silvie tra il porto e la chiesa.

Tra i cespugli, sugli alberi, sui muretti, sui paletti, sulle ferule, a terra le specie più frequenti sono sterpazzola, sterpazzolina, beccafico, CANAPINO MAGGIORE, balia nera, culbianco, pigliamosche, stiaccino, cutrettola, luì grosso, verde e piccolo, codirosso comune. Non manca l’AVERLA CAPIROSSA e qualche MONACHELLA, a gola nera o meno… Spettacolari e numerosi e coloratissimi i GRUCCIONI e i RIGOGOLI. Poi upupa e torcicollo. E le rondini, i balestrucci, i topini, le RONDINI ROSSICCE! Poi prispoloni, allodole, CALANDRELLE, grupponi di tortore selvatiche, cannareccioni, forapaglie e cannaiole comuni. Qualche nitticora, garzetta, airone rosso. E poi la quaglia naturalmente!

Tra le specie “locali” oltre ai gabbiani reali, ci sono diversi gheppi, poi verzellini, occhiocotti, colombi, tortore dal collare, falchi pellegrini e passeri con piumaggi ibridi tra la passera d’Italia e la passera sarda. Un gabbiano reale porta un anello: sapremo poi che è nato nell’adiacente Isola di Santo Stefano ben 14 anni fa!

Nonostante gli abitanti di Ventotene siano abituati a vedere in giro i birdwatcher, il nostro gruppo così numeroso desta comunque curiosità, e molti, locali o turisti, ci fanno domande su quel che stiamo facendo e come mai siam così tanti…

Una delle cose irrinunciabili è la visita alla stazione di inanellamento, anche per sapere cosa sta passando. Ed è sempre una meraviglia vedere a un metro il torcersi il collo del… torcicollo, o la cresta dell’upupa o i colori di un gruccione o di una averla capirossa.

Proprio intorno alla stazione di inanellamento canta anche un FORAPAGLIE MACCHIETTATO e lo stesso giorno vediamo anche uno strillozzo e un ORTOLANO assai confidente… In migrazione anche due GRU, una SPATOLA e un CODIROSSONE.

Girare per l’isola carichi di ottiche costa fatica che a sera viene premiata dalle ottime cene alla Lega Navale! Non stanchi, i più irriducibili vanno prima di coricarsi ad ascoltare il canto bambinesco delle berte.

Quello che si sovrappone alla fatica è il meteo avverso: la primavera quest’anno è assai “strana” anche a Ventotene, e veri e propri diluvi che ci appannano le ottiche e bagnano ogni vestito, scarpa, osso… Come dimenticare un filo per stendere i panni con rondini, topini e rondini rossicce in fila con le mollette: sotto l’acqua loro e anche noi… Ma il maltempo ci porta un evento imprevisto: il passaggio di molti rapaci, in particolare molti falchi pecchiaioli, a decine in poche ore… Poi nibbi bruni, lodolaio, sparviere, falchi di palude, albanelle, tra queste anche l’ALBANELLA PALLIDA! Il tutto anche dalla veranda della Lega Navale, posta sopra Cala Battaglia. Proprio lì, tutta fradicia, vedremo a sera la prima BALIA DAL COLLARE, e al mattino un diurno SUCCIACAPRE.

Durante uno dei nubifragi ne approfittiamo per visitare il Museo della Migrazione, sopra il quale passa un FALCO DELLA REGINA! La visita al museo ci spiega il legame dell’isola e dei suoi abitanti con gli uccelli: un tempo erano fonte di lavoro, per la cattura in particolare delle quaglie, oggi sono ancora fonte di denaro col turismo.

Le giornate passano in fretta e il ritorno è un destino segnato. Il ricordo di mille piccoli esserini durante il loro difficile viaggio rimane nel nostro cuore, con le immagini dei colori dei fiori che si mescolano a quelli degli uccelli che li abitano solo per qualche ora o qualche giorno.

maudoc


Partecipanti: Anna, 2xCarla, Corrado, Cristiano, Emanuele, Eugenio, Federico, Giacomo, Giangaetano, Giuliana, 2xLaura, Marco, Marianna, Maurizio, Mick, Roberta, Roberto, Rosanna, Ugo, Valentina, Vittorio



         

inutile (inutile?) ribadire l'estasi di quest'isola di profumi e colori, di suoni e silenzi; l'emozione di essere immersi, che dico: sommersi da tante portentose espressioni di ciò che io chiamo natura.

quant' è diverso sapere che i piccoli esseri che tutti noi amiamo attraversano il mare, perdendovi spesso la vita, dall'essere testimone del loro inconsapevole coraggio, della loro fragile, formidabile forza.

un grazie a tutti e tutte voi: per avere ideato, organizzato, guidato, ospitato, in tutti i sensi nutrito e condiviso con me questo tempo di stupore e bellezza.

ne sono stata felice.”


Anna